Lezione 6- Sii gentile con gli altri, specialmente con quelli che potrebbero essere diversi da te.
Ripenso a quando ero bambino. Avevo questo vicino di casa. Era grande e spaventoso, pieno di tatuaggi e girava su una moto rumorosissima. Mi faceva una paura cane, tanto che cambiavo marciapiede pur di non incrociarlo. E lui lo sapeva. Poi un giorno, quando avevo circa tredici anni, ero bloccato fuori casa sotto la pioggia. Stavo congelando e l'asma stava iniziando a darmi problemi. Mi prese per mano, mi fece accomodare dentro, mi preparò una tazza di tè caldo e mi mise davanti al termosifone, finché mio fratello non tornò con le chiavi.
Mio padre invece... era bello e carismatico, di quelli che ti incantano al primo sguardo. È stato proprio lui a lasciarmi fuori sotto la pioggia.
"Non credo davvero che il fatto che tu sia un demone cambi poi così tanto," dico. Torin alza un sopracciglio. Questa potrebbe essere la cosa più emotiva che ho visto da lui finora.
"Come mai?" Chiede.
"Beh... Mettila così. Quello che mi inseguiva per strada era più grosso e più forte di me. Non avevo speranze di cavarmela. E se fosse stato umano? Sarebbe stato comunque più grosso e più forte. Non credo che sarebbe cambiato molto. Allora, che differenza fa? Certo, un mostro come lui potrebbe uccidermi, ma anche un umano potrebbe. Anche un'anatra con la luna storta potrebbe farlo. Credo solo che sarà più difficile capire chi può essere davvero pericoloso, specialmente se, come hai detto tu, possono camuffarsi. È il modo in cui si comportano le persone a renderle pericolose, non quello che sono," concludo.
Ora tutti e tre mi fissano. Torin sbatte le palpebre, mentre Kyle mi scruta con la fronte aggrottata. LORO hanno paura di Torin? Perché? E se hanno così tanta paura, perché sono qui? È Torin a rompere per primo il silenzio imbarazzante.
"Per rispondere alla tua domanda precedente, posso fare entrambe le cose. Posso nascondermi con la magia per mimetizzarmi nelle ombre, ma come puoi vedere, ho anche una seconda forma," spiega, facendo un cenno verso di sé.
"Ah, forte," rispondo con semplicità. Vorrei un po' vedere di nuovo come appare nella sua forma demoniaca. La prima volta ero un po' fuori di me, e mi dà fastidio che il ricordo sia così confuso. Ma non credo di poter chiedere di vederlo.
In parte perché sarebbe un po' maleducato, in parte perché Laura e Kyle sono già abbastanza spaventati così. Non c'è bisogno di spaventarli ulteriormente. Resterò qui almeno per stanotte, forse anche più a lungo. Non c'è bisogno di affrettarsi.
Restiamo seduti lì, in un silenzio imbarazzante, per un attimo. Questa situazione non fa proprio per me. Ora sto bene solo perché non ho avuto il tempo di pensarci. Sono quasi certo che avrò un crollo più tardi, ma per ora voglio solo tenermi occupato, o almeno distrarmi.
"Allora... che si fa adesso?" chiedo con un sorriso forzato. Tutti sono silenziosi, quindi Laura prende il comando. Si vede che è lei la più estroversa del gruppo.
"Beh, visto che ormai sei bloccato qui, tanto vale darti un'infarinatura sul soprannaturale, no?" Guarda Torin, che annuisce appena. Ricevuto il permesso, continua la sua spiegazione.
"Per cominciare, avrai già capito che sono una strega. Canalizzo la magia attraverso incantesimi e pozioni. Serve un po' di pratica, ma la magia delle streghe si basa soprattutto sull'intento e sulle emozioni. Il potere di una strega dipende da quanta magia riesce a incanalare," conclude.
"Laura qui è troppo modesta per dirlo, ma è una strega davvero potente." Si vanta Kyle. Laura arrossisce di nuovo e abbassa lo sguardo.
"Non poi così potente, non rispetto ad altri. Ma me la cavo," mormora, incapace di guardare negli occhi l'uomo più basso di lei. Questa sì che è interessante. Mi chiedo se tra loro ci sia del tenero. C'è una certa distanza tra loro, ma per uno così burbero è stato rapido a farle un complimento.
"E tu? Anche tu hai dei poteri?" chiedo al cuoco burbero. Lui scuote la testa deciso.
"No. Sono un nano. Noi non ci impicciamo di tutte quelle baggianate magiche," borbotta. Sollevo un sopracciglio scrutando il suo volto perfettamente rasato. Certo, è basso, e la sua statura ci sta tutta, ma ho sempre creduto che i nani dovessero avere la barba, come in tutte le storie. E non dovrebbero essere anche un po'... tarchiati?
"Un nano, davvero? Perché non hai la barba?" chiedo schiettamente con un sorriso complice. Kyle alza gli occhi al cielo.
"Solo i vecchi nostalgici si tengono la barba. Io sono un nano moderno, quelle cose non mi interessano. È roba superata da una vita. E poi, la barba dà solo fastidio quando cucino," borbotta, e non posso trattenere una risatina. Dice che non sopporta la barba, ma per sapere quanto sia scomoda, deve averla portata almeno una volta, no? Lancio uno sguardo a Laura e vedo che anche lei sta trattenendo un sorriso. Lo sapevo.
"Ehi, ma se i nani non usano la magia, cosa vi rende speciali? Non vi rende semplicemente... boh... bassi?" chiedo. Kyle sbuffa e mi lancia uno sguardo scandalizzato.
"Bassi? Guarda che sono alto per essere un nano, eh! E poi, i nani hanno le abilità più incredibili di tutti. Noi non ci mischiamo con la magia e la magia non si attacca a noi. Proprio per niente. Gli incantesimi ci scivolano addosso." Si vanta.
"Più che altro rimbalzano sulla loro pelle dura," borbotta Laura, e io mi trattengo dal ridere. I due sono davvero carini. Pare proprio che Kyle abbia un debole per Laura. Non saprei se sia ricambiato, però. Almeno se sono bloccato qui posso godermi il dramma gratuito. Però dovrei davvero capire come sono finito qui, prima di tutto. Non è che sia qui per divertirmi.
"A proposito, quel tizio che mi ha inseguito... chi era?" chiedo. Laura scuote la testa.
"Non l'ho visto. Torin l'ha fatto scappare prima che io uscissi," risponde.
"Ah. Torin, sei riuscito a vederlo bene?" Non ci avevo fatto caso prima, ma si è defilato piano piano ed è andato a mettersi vicino alla porta. Non mi sembra particolarmente timido, anzi con me parla senza problemi; è più che altro come se volesse lasciarci spazio. Gli altri due, a quanto pare, non sono proprio a loro agio con lui, quindi non forza la sua presenza né si intromette nella conversazione. Beh, almeno io vorrei scambiare due parole con lui, quindi lo coinvolgerò io nella conversazione.
"L'ho visto. Non saprei dire cosa fosse di preciso. Direi una specie di uomo lupo. Non sembrava in grado di trasformarsi in un vero lupo come fanno gli mutaforma, ma con la luna piena stasera, potrebbe essere uno di quei tipi maledetti a trasformarsi in qualche modo. Di solito, una maledizione così non capita senza aver fatto qualcosa di grosso, spesso contro una strega. Le maledizioni si nutrono di vendetta, rabbia, dolore. Servono a dare alle persone ciò che si meritano, o a farle diventare ancora di più quello che sono già," dice deciso.
"Quindi se quello è stato maledetto a diventare un mostro, è perché qualcuno lo vedeva già così? In effetti, ha senso," concludo sospirando. Non è una gran bella cosa, nemmeno per me.
I miei pensieri vengono interrotti da un rumore che arriva dal corridoio, dove si sentono musica e voci. In realtà, si sono fatte molto più forti mentre siamo rimasti qui seduti. Kyle si volta verso il rumore con un'espressione allarmata.
"Dovevamo già essere al lavoro!" esclama.
